Pirlo: “Hodgson all’Inter mi chiamava Pirla”

BODY readability=”6″PEntra a far parte della più grande community di amanti dello sport d’Italia e ottieni numerosi vantaggi, tra i quali la possibilità di seguire i tuoi sport preferiti ed ottenere notifiche sugli aggiornamenti in tempo reale! /PBUTTON class=googleLogin onclick=”doGPlusLogin(); return false;” type=submit?   Connetti con Google+/BUTTONBUTTON class=facebookLogin onclick=doFacebookLogin(); type=submit?   Connetti con Facebook/BUTTON 15 aprile 2014 – Milano IMG class=lazy title=”Un giovane Andrea Pirlo con la maglia dell’Inter. Dfp” alt=”Un giovane Andrea Pirlo con la maglia dell’Inter. Dfp” data-original=”http://images2.gazzettaobjects.it/methode_image/2014/04/15/Calcio/Foto%20Calcio%20-%20Trattate/0FZASDJS-kB9E-U80455322681SV-620×349@Gazzetta-Web_articolo.jpg?v=201404151903″Un giovane Andrea Pirlo con la maglia dell’Inter. Dfp/PDoverosa premessa: di esclusivo nelle pagine che compaiono oggi su alcuni quotidiani inglesi (ovvero, Daily Mail, Guardian, The Independent e Sun) non c’? proprio nulla, perch? quelle stesse frasi le avevamo in realt? gi? lette un anno fa nella biografia di Andrea Pirlo. Solo che all’epoca erano scritte in italiano e quindi Oltremanica avevano riscosso interesse pari a zero, mentre adesso che sono state tradotte in inglese in concomitanza con l’uscita della versione internazionale di “Penso quindi gioco” (diventato I think therefore I play), ecco che diventano improvvisamente degne di nota e ogni aneddoto citato diventa spunto per un titolo. Come ad esempio il Pirla con cui Roy Hodgson si ostinava a chiamare l’allora regista dell’Inter, non perch? realmente volesse insultare Pirlo, “ma perch? probabilmente aveva capito che tipo fossi molto pi? degli altri allenatori”. Che in quel disgraziatissimo 1999 furono addirittura quattro “tanto che mi svegliavo alla mattina e non mi ricordavo chi ci allenasse”. IMG class=lazy title=”Roy Hodgson ai tempi dell’Inter. Dfp” alt=”Roy Hodgson ai tempi dell’Inter. Dfp” data-original=”http://images2.gazzettaobjects.it/methode_image/2014/04/15/Calcio/Foto%20Calcio%20-%20Trattate/HODGSON3-kB9E-U80455322681qYG-620×349@Gazzetta-Web_articolo.jpg?v=201404151903″Roy Hodgson ai tempi dell’Inter. Dfp/Pla sindrome di istanbul — Una cosa che invece Pirlo dimenticherebbe volentieri ? la finale di Istanbul del 2005 persa contro il Liverpool e da lui definita “un suicidio collettivo” al punto “che ho seriamente pensato di lasciare il calcio perch? mi sembrava che non avesse pi? senso nulla, non mi sentivo pi? un calciatore e nemmeno pi? un uomo, non avevo neanche il coraggio di guardarmi allo specchio. Dopo quella partita abbiamo creato una nuova malattia dai molteplici sintomi, nota come ‘sindrome di Istanbul’ e ancora adesso non so bene davvero cosa sia successo quella sera”. berlusconi e il no al chelsea — Quello che invece sa (e dice) ? che fu Silvio Berlusconi in persona a bloccare il suo trasferimento al Chelsea nell’agosto del 2009. “Ancelotti era appena diventato allenatore dei Blues e avevamo gi? trovato l’accordo, per me Carlo ? come un padre, un maestro, quel genere di uomo che sa sempre come farti divertire. Con lui ho passato i migliori anni della mia carriera ed era perci? il motivo per il quale stavo accettando il trasferimento a Londra, ma poi Berlusconi tir? fuori un secondo foglio di carta, dove aveva cerchiato il nome di Huntelaar e mi disse che il Milan lo aveva preso….. “Non puoi farci questo, dannazione Andrea, tu sei il simbolo del Milan, abbiamo gi? venduto Kak? e non puoi abbandonare la nave perch? sarebbe un colpo terribile per la nostra immagine…”. Ma Ancelotti insisteva e Pirlo pure, anche perch? dall’altra parte gli offrivano un quadriennale da 5 milioni di euro a stagione, e a quel punto il Milan s’impunt?, chiedendo al Chelsea di inserire Branislav Ivanovic nella trattativa pur sapendo bene che non l’avrebbero mai fatto. E cos? salt? tutto. la chiacchierata con guardiola — Come salt? anche il passaggio al Barcellona dell’estate successiva, con Pep Guardiola che dopo l’amichevole con il Milan per il trofeo Gamper lo invit? nel suo ufficio e lo tenne mezz’ora a parlare, dicendogli chiaro e tondo che lo voleva l? e che voleva allenarlo, ma anche quella volta il Milan si mise di traverso. Cos? adesso gli ? rimasta la Playstation (“la miglior invenzione dopo la ruota”) per sognare in catalano, mentre il suo futuro ? gi? scritto e in entrambe le lingue: addio alla Nazionale dopo il Mondiale in Brasile e mai in panchina, “perch? quella vita ? troppo simile a quella del calciatore e una volta smesso di giocare, voglio avere una parvenza di vita privata”.
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